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Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo

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Il palazzo di giustizia

Il Palazzo di Giustizia di Palermo venne progettato dagli architetti Ernesto e Gaetano Rapisardi negli anni trenta del Novecento seguendo l'allora corrente razionalista tipica del periodo fascista.

La costruzione dell'edificio iniziò nel 1938, ma per ovvi motivi bellici si interruppe quasi subito; i lavori ripresero nei primi anni cinquanta e terminarono nel 1957.

Per la costruzione del palazzo vennero abbattuti il Bastione di Aragona al quartiere del Capo e altre costruzioni adiacenti.

Nello spiazzo antistante l'edificio è stato ultimato nel 2009 un parcheggio multipiano sotterraneo, mentre in superficie è stato ripristinato l'antico Bastione di Aragona.

Il Palazzo sorge ai margini dell'antico Mercato del Capo, a cui si accede attraverso due vie laterali. Lo stacco netto tra una zona popolare, ricca di storia e folklore, e una struttura statale così importante rende certamente unico il contesto urbano.

Alle spalle del vecchio Palazzo di Giustizia sorge il nuovo complesso architettonico "nuovo Palazzo di Giustizia". E' uno dei rari casi in Italia in cui il concorso di progettazione, vinto nel 1981 dall'architetto Sebastiano Monaco, si è tradotto in opera realizzata e, dal 2002, funzionante. Il complesso, costruito in un'area distrutta dalla guerra e dal terremoto, si articola in una serie di corpi di fabbrica di contenute dimensioni che ripropongono l'antica morfologia del quartiere. Si è in tal modo ricostituito un pezzo di città storica dando vita una vera e propria cittadella giudiziaria integrata con il quartiere circostante.

Il vecchio ed il nuovo Palazzo di Giustizia sono separati da un' ampia piazza pedonale, disseminata da opere d'arte di indubbio pregio e forza espressiva. Come un colonnato, infatti, si ergono le undici sculture-colonne in acciaio ottone e marmo ( opera di ANTONIO MUSARRA TUBI), ogni colonna rappresenta un magistrato ucciso dalla mafia ed è caratterizzata da una fascia centrale che simula uno stato di corrosione, che si allarga man mano che ci si allontana dal centro della Piazza. Il percorso culmina in una scultura che riproduce due imponenti ali spiegate (opera di Giovanna De Sanctis) costruite sul modello della "Nike di Samotracia" del Louvre di Parigi.

Questa piazza, progettata e allestita ai primi del Duemila, è stata dedicata al ricordo dei giudici uccisi per la loro azione di contrasto a Cosa nostra e prende il nome di "Piazza della Memoria".

Piazza della Memoria è delimitata da un recinto di gradini alla cui sommità sono posti in rilievo i nomi di quei magistrati, falciati dalla violenza mafiosa, con accanto ad ognuno di essi la data di morte.

L'elenco dei magistrati ricordati:

  • Pietro Scaglione – 5 maggio 1971
  • Cesare Terranova – 25 settembre 1979
  • Gaetano Costa – 6 agosto 1980
  • Giangiacomo Ciaccio Montalto – 25 gennaio 1983
  • Rocco Chinnici – 29 luglio 1983
  • Alberto Giacomelli – 14 settembre 1988
  • Antonino Saetta – 25 settembre 1988
  • Rosario Livatino – 21 settembre 1990
  • Giovanni Falcone – 23 maggio 1992
  • Francesca Morvillo – 23 maggio 1992
  • Paolo Borsellino – 19 luglio 1992
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